Per il mese di aprile del 2020, salvo clamorosi dietrofront, il Governo italiano andrà a varare per decreto una nuova forma di reddito che non corrisponde al reddito di cittadinanza, aiuto di stato che è già consolidato per il contrasto delle povertà, ma al cosiddetto reddito di emergenza. Si tratta, inoltre parole, di un’indennità che avrà una durata transitoria affinché le famiglie in difficoltà a livello economico, attualmente a casa, possano arrivare comunque a fine mese.

Reddito di emergenza, una misura transitoria per non lasciare nessuno indietro
Per non lasciare indietro nessuno, il reddito di emergenza sarà erogato a favore di tutte quelle famiglie che sono prive di un reddito dimostrabile. Ad accedere al reddito di emergenza, in accordo con quanto è stato riportato dal sito notizieora.it, saranno pure le colf, i lavoratori precari, le badanti ed i lavoratori agricoli.

Mini bonus di 400 euro mensili
Pur tuttavia, se l’indennità rappresentata dal reddito di emergenza, per i mesi di aprile e di maggio 2020, dovrebbe essere di 800 euro mensili, da riconoscere pure a partite Iva e lavoratori autonomi, per i lavoratori in nero è allo studio il riconoscimento di un importo che è pari alla metà, ovverosia ad una sorta di mini bonus pari a 400 euro mensili.

A maggio 2020 l’allentamento delle misure restrittive anti coronavirus
Se la curva del contagio si abbasserà, il reddito di emergenza non durerà più di due mesi in quanto, si spera, proprio a maggio del 2020 dovrebbe poi scattare in maniera graduale l’allentamento delle misure restrittive. Al riguardo, per ora, quel che è certo è che le disposizioni anti coronavirus in vigore, a partire dall’obbligo di distanziamento sociale, e passando per la chiusura delle attività produttive non essenziali, proseguiranno almeno fino a Pasqua compresa.