Si fa chiamare “Pubble”, ed è una giovane donna youtuber che interviene spesso con dei video graffianti a far riflettere sul marciume della società e dell’establishment.

In occasione della recente Giornata della Memoria (27 gennaio), dove si commemorano le vittime del nazismo, interviene con uno dei suoi soliti video che non fanno sconti a nessuno.

“Che ormai da anni la Giornata della Memoria appaia una ritualità sempre piu di “convenzione” che di “convinzione” appariva evidente, ma mai come quest’anno siamo lontanissimi dal concetto di “memoria”. Come si può ricordare se non si capisce cosa ricordare.
Passiamo in rassegna le piu grandi perdite di “memoria” che hanno caratterizzato questi ultimi tempi, trasformando questa giornata sempre più in quella dell’ipocrisia.”

La trascrizione (è automatica, quindi ci possono essere degli errori) del contenuto video:

Tutti gli anni è sempre la stessa storia perché che questa giornata sia costantemente strumentalizzata che ci sia.

Chi ne vuole l’esclusiva paternità come se casomai non si trattasse di memoria collettiva che la si faccia quasi Ormai per rito dovuto più per
convenzione che per convinzione perché hai voglia a parlare di memoria ma se non la capisci quella memoria c’è poco da fa’ è evidente da sempre almeno da quando anche io ho memoria ma non è mai stato peggio di quest’anno mai come quest’anno siamo proprio lontanissimi dal concetto di memoria e questo me pare che sia proprio chiaro come il sole se io chiedessi in giro che cosa si commemora oggi mi verrebbe risposto e non è manco detto eh lascio a la fine della seconda guerra mondiale e se andassi a grattare ancora di più la superficie e chiedessi Ma perché proprio
oggi perché proprio questo giorno sono certa che pochi pochissimi saprebbero rispondermi e questo è triste ancor prima della esser grave il 27 gennaio del 45 si aprivano i cancelli di Auschwitz delle crudeltà della wermacht e delle SS tutta Europa ne aveva un’idea ma appunto solo un’idea perché nessuno avrebbe fino in fondo immaginato quello che quei cancelli avrebbero mostrato al mondo e non sto parlando solo delle
atrocità delle pile di indumenti delle condizioni dei prigionieri quelli trovati ancora vivi dell’orrore che si consumava in quei posti perché è chiaro che c’è soprattutto quello.

Ma no non c’è solo quello quello che quei cancelli mostrarono al mondo è fino a che punto l’uomo può spingersi; quei cancelli aperti sono stati il velo tolto da sopra lo specchio dell’umanità e l’umanità quindi è stata costretta a guardarci si a quello specchio e così scoprimmo di che cosa eravamo stati capaci di cosa Eravamo riusciti a creare non così de botto Ma di che cosa avevamo creato nel tempo non accorgendosene o facendo finta di non accorgercene girandoci dall’altra parte arte che che vi pensate che dopo la prima guerra mondiale così di colpo ci siamo arrivati ai campi di concentramento che vi pensate che le leggi raziali sono arrivate insieme al nazismo che quelle stesse leggi in Italia sono arrivate così de colpo senza nessun preavviso che vi pensate che a questi orrori della storia ci si arriva in un lampo

No no quello è stato il punto finale la fine di un processo lento ma costante che durò più di 20 anni un processo che prima era intolleranza.

Intolleranza prima nel pensiero e poi nelle parole della gente e fino a quel momento nulla di più

Poi quell’intento legge venne istituzionalizzata l’intolleranza e per riuscire a farlo si modificò la storia, si modificò la cultura, persino la scienza poi ci fu un giornalismo servo grazie al quale questa intolleranza Si propagò fino a diventare status di una società e solo alla fine si arrivò alla ghettizzazione e alla repressione a quello stadio ci si arriva per piccoli impercettibili passi con un’asticella che si alza sempre di più e allora un giorno è un articolo di giornale un po’ più lanciato con un linguaggio un po’ più aggressivo il giorno dopo un
politico che alza ancora un po’ di più il tiro il giorno dopo ancora un pensiero che ormai è entrato nella testa della gente e che la gente rivom e poi avvoia chiede se Come’è stato possibile e chi se n’era accorto non ce lo saremmo mai aspettati a voia domandasse Come ci si è E sì lo so già quello che qualcuno dirà qualcuno si indignerà perché troverà inammissibile paragonare 6 milioni di morti con qualunque altra cosa nel mondo e io rispondo grazie al cazzo e anche grazie a Dio che quello sia stato un orribile terrificante Unicum Nella storia ma sinceramente buttarla sul numero sulla conta delle vittime lo trovo veramente qualcosa di ignobile perché la memoria non è il numero non è la conta la memoria per me è capire che Grandi Giochi politici vengono fatti sulla pelle di Popoli inermi e che questi giochi sulla pelle dei popoli non
devono accadere mai più mai per nessun popolo perché anche una vittima sola è una de troppo E questo anche senza fare la conta che arrivi a 6 milioni.

Memoria significa capire che quelle vittime vennero silenziate dai giornali dalla politica dall’opinione pubblica che il tutto veniva condito dall’igna retorica del Sì vabbè sarà brutto ma è per la tutela dei nostri interessi sarà brutto ma è necessario per difenderci da un’incobente minaccia.

Certo è orribile ma quelli minacciano i nostri interessi economici era questo quello che alla gente veniva inculcato nella testa e che la gente ripeteva e se uno questa memoria l’ha capita E ci sa fare i conti si accorgerà di quanto difficile sia credere che quella di oggi sia veramente
memoria Perché dai ma do sta sta memoria negli ultimi anni do sta sta memoria se a malapena l’anno scorso abbiamo provato a riscrivere la storia era l’anno scorso quando c’era qualcuno che diceva che Auschwitz non era stata liberata dall’armata rossa ma dagli ucraini

L’obiettivo finale era solo togliere dignità storica a un popolo un popolo che era stato deciso a tavolino che bisognava odiare e lo aveva deciso la politica il giornalismo servo con la stessa identica pianificazione e con la stessa spinta eh Sperando quasi che il mondo scegliesse la guerra do stava sta memoria quando venivano messi al bando autori nelle università quando si impediva ad atleti di partecipare alle
competizioni sportive quando addirittura si cambiavano i nomi alle cose affinché anche solo il riferimento a un popolo che si era deciso che ci doveva stare sulle palle venisse cancellato do sta sta memoria se non riusciamo a distinguere i popoli dai loro leader.

Se non riusciamo a capire che i russi non sono Putin, che gli ucraini non sono Zelenski così come gli israeliani non sono Netanyau e i palestinesi non sono Hamas.

Do sta sta memoria quando la stampa martella e ce lo disegna un popolo da odiare quando si sbattono le facce in prima pagina di chi non si
allinea quando si ridicolizza o si criminalizza chiunque alzi il ditino per dissentire do sta sta memoria se nessuno dice mezza parola quando qualcuno invoca l’uso dell’atomica contro un popolo o quando qualcuno inneggia a distruggerlo un popolo per noi c’è un uno scopo distruggere Gaza distruggere questo male assoluto

Sono stanca di questi discorsi, vorrei dirti così ogni persona nel mondo che minaccia un ebreo deve morire non non non voglio

Poi quando ci sta una stampa che su sta cosa non dice mezza parola però come se indigna quando l’Aia non archivia le accuse contro Israele do sta sta memoria quando di popolo in popolo di volta in volta spargiamo morte creiamo profughi ripetendo che sarà brutto ma è per la difesa dei nostri interessi

Come’è giusto secondo me che adesso rispetto a buttare le bombe si taglino acqua luce e gas Mi dispiace perché vuol dire mettere in ginocchio le persone però le persone hanno una via di uscita verso l’Egitto

In questo momento quindi la usino Quante centinaia di palestine sparse nel mondo abbiamo creato che se consumano nel disinteresse generale anzi di più con la nostra complicità do sta sta memoria Quando in una giornata del genere vietano i cortei per la Palestina anziché abbracciarli unirsi tutti in un unico grande aasnet e a chiunque giochi con la pelle dei popoli sempre perché i popoli non sono i loro leader

E se questo non accade semplicemente la memoria non c’è. Dove sta sta memoria se nemmeno 3 anni fa ve sareste volentieri deportati tra vicini di casa Se se battevo il petto un giorno l’anno e l’altri 364 ci intollerabile di capirla la memoria se non si scava nel suo significato se non
si allena la memoria e se non ve va fa la fatica di capirla la memoria non vi disturbate a ricordare perché poi vi viene male e poi le memorie escono monche Esattamente come la memoria di cui se riempimmo la bocca oggi ha voglia poi a chiedersi Come’è successo sempre e solo dopo però mai prima perché averci memoria significa imparare a riconoscere le cose per tempo e da questo mi pare che siamo molto lontani

Ecco perché non serve a niente ricorda se non non hai manco capito, ditemi voi se questa ve pare memoria

Pubble