Da molto tempo, nella civiltà occidentale, la tendenza della gastronomia si concentra sull’esaltazione del gusto, come unico fattore determinante per la corretta assunzione dei cibi. L’insistenza verso questa iper-stimolazione, per non dire alterazione percettiva a mezzo di sostanze non propriamente alimentari, ha fatto sì che il nostro palato diventi anestetizzato nei confronti del vero sapore del cibo.
Il primo e più antico responsabile di questo “disastro” è il famigerato sale da cucina, un composto chimico scientificamente chiamato Cloruro di Sodio. Benché il nostro organismo ne richieda solo piccolissime quantità giornaliere, di norma viene inserito a grandi mani in ogni alimento preparato. Questo fa sì, che oltre a produrre una alterazione evidente del sapore, crei dipendenza e malattie di ogni genere, in primis l’ipertensione. Un cibo sapido, oggi, deve avere una notevole percentuale di sale, e i libri di cucina, gli insegnamenti dei grandi chef, la televisione, ci propinano ogni giorno consigli e ricette che vanno sempre e costantemente nella direzione sbagliata. Un altro grande responsabile della cattiva educazione alimentare è lo zucchero (o i vari dolcificanti che sono spesso anche peggio). Sostanza cristallina, dolce, gradevole al palato ma solo in piccolissime quantità, viene aggiunto in percentuali da infarto in ogni dolciume preparato in laboratorio, a casa o nell’industria. Un motivo c’è, ed è alquanto banale e pericoloso: lo zucchero è la materia prima per i dolci che costa di meno. Vogliamo paragonare il prezzo di 1 Kg di zucchero con un 1 Kg di mandorle, o di purissimo cacao? Non c’è storia. Se l’abuso del sale può portare a severi disturbi, lo zucchero riesce a fare ancora peggio: alimenta le cellule cancerogene, alimenta i batteri nocivi dell’intestino, alimenta la formazione della carie, favorisce l’insorgenza del diabete; solo per citarne alcuni. Ma nessuno può e vuole rinunciarvi. Una persona adulta, di media, beve un paio di caffè al giorno, con l’aggiunta di due bustine di zucchero. Poi, probabilmente, si mangia un cornetto, anche questo saturo di zucchero, un dessert del dopo-pranzo, un gelato e… addirittura del pane industriale, pure questo contenente zucchero! A questi dogmi non si rimedia, se non si sceglie di cambiare radicalmente le nostre abitudini alimentari.