Il nenufero è una pianta perenne che possiede uno spesso rizoma, leggermente appiattito, di oltre 3 m di lunghezza e 10 cm di spessore. La faccia superiore reca numerose cicatrici fogliari di forma triangolare, mentre sulla faccia inferiore si possono trovare numerose radici secondarie filiformi. Dall’estremità del rizoma e dalle sue ramificazioni si originano le foglie dal lungo picciolo e i fiori. Le foglie galleggianti sono grandi, ovoidali, profondamente incise a cuore alla base. I lembi raggiungono 40 cm di lunghezza e 30 cm di larghezza. Sono coriacei e rigidi sì da resistere ai movimenti dell’acqua. A differenza della ninfea bianca, in questa specie le nervature secondarie delle foglie si ramificano ad angolo acuto. Le foglie sommerse sono più pallide, fragili e ondulate : compaiono per prime’ in primavera, e talvolta anche in autunno. I piccioli hanno sezione leggermente triangolare, sono di consistenza gommosa ed estensibili : la loro lunghezza può perciò adattarsi al livello delle acque. I fiori, di un bel colore giallo oro, appaiono da giugno ad agosto. Hanno un profumo molto particolare e raggiungono dai 4 ai 6 cm di diametro. Gli elementi fiorali comprendono 5 grandi sepali gialli, che proteggono una moltitudine di piccoli petali dello stesso co-lore; stami ’sottilissimi e un ovario a stimma circolare, leggermente depresso a imbuto. Il frutto, a forma di urna, compare dopo la fecondazione. Nelle sue numerose logge sono contenuti semi di colore giallo-bruno, immersi in un liquido viscoso. Il frutto maturo si disfa nell’acqua e le logge, di consistenza spugnosa e a forma di barchetta, galleggiano liberamente. I semi sono disseminati dagli uccelli, ma la pianta si molti-plica soprattutto per divisione naturale dei rizomi. Il nenufero abita le acque tranquille con debole corrente, e abbonda soprattutto in pianura, dove convive con la ninfea bianca che può sovente soppiantare. È completamente immerso quando la corrente è rapida, ma il fiore è sempre aereo. Si trova comunemente in quasi tutta l’Europa, in Africa e nell’Asia settentrionale. Le foglie possono ricoprire superfici molto estese, impedendo spesso l’ossigenazione dell’acqua; la loro pagina inferiore ospita molti minuscoli animali acquatici di cui si nutrono i pesci. Questa pianta contribuisce largamente all’interramento dei bracci morti d’acqua e degli stagni. In Turchia si produce, per distillazione dei suoi fiori, una bevanda rinfrescante chiamata «pufer cicegì». Talvolta si trovano in commercio frammenti di rizoma cui alcuni attribuiscono doti terapeutiche. In effetti questi rizomi non hanno nessun potere medicamentoso, anche se vengono spacciati per ginseng, una droga cinese molto antica e apprezzata, le cui reali virtù non sono tuttavia mai state comprovate.