L’Inps annuncia una piccola rivoluzione nell’accesso ai propri servizi: dal PIN si passerà allo SPID. Ecco come prepararsi al cambio.

A breve infatti cambierà la modalità per accedere al portale dell’ente previdenziale, raggiungibile sempre allo stesso indirizzo internet, ma con una chiave di ingresso differente.

A darne notizia è stata una circola dell’Inps, la numero 87 del 17 luglio 2020, da cui si è appreso del passaggio dal PIN in favore dello Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Inps: come si accede ora ai servizi online
Da diversi anni ormai l’ente presieduto da Pasquale Tridico, utilizza un proprio sistema di accreditamento delle credenziali di accesso ai servizi on line e telematici, costituito da un codice identificativo personale, il cosiddetto PIN, che consente a cittadini, imprese e intermediari di usufruire direttamente dei servizi loro dedicati.

Successivamente l’INPS ha consentito l’accesso ai suoi servizi online tramite altri strumenti di autenticazione previsti dal Codice dell’Amministrazione digitale: la Carta Nazionale dei Servizi, la Carta di Identità Elettronica e il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

Lo SPID è stato rilasciato a cittadini e imprese nel corso del 2016 e ora si vuole puntare tutto sul Sistema Pubblico di Identità digitale.

Inps: dal PIN allo SPID. Ecco i vantaggi
L’INPS intende passare quindi dal PIN allo SPID, in considerazione degli evidenti vantaggi a favore sia delle politiche nazionali di digitalizzazione sia del diritto dei cittadini alla semplificazione del rapporto con la pubblica Amministrazione.

Tra i vantaggi citati nella circolare INPS che c’è anche il fatto che lo SPID consente agli utenti di interagire non solo con l’ente previdenziale, ma con l’intero sistema pubblico e con i soggetti privati aderenti, costituendo di fatto un sistema aperto agli sviluppi europei.

Grazie allo SPID, che offre elevati livelli di autenticazione, l’INPS potrà lanciare sul suo portare nuovi servizi che hanno bisogno di una maggiore affidabilità nella fase di riconoscimento dell’utente.

Inps: stop a nuovi PIN dall’1 ottobre 2020. Chi potrà usare ancora PIN
Al fine di rendere possibile il passaggio alla nuova modalità di accesso ai servizi online, a partire dall’1 ottobre 2020 l’INPS non rilascerà più PIN come credenziale di accesso ai suoi servizi.

Il PIN dispositivo sarà comunque mantenuto per quelli utenti impossibilitati ad avere accesso alle credenziali SPID, come ad esempio i minorenni e gli extracomunitari. Questi soggetti potranno quindi continuare ad utilizzare il PIN esclusivamente per i servizi loro dedicati.

Inps: fase transitoria dall’1 ottobre. Cosa succederà?
Il passaggio dal PIN allo SPID avverrà in maniera graduale e sarà preceduto da una fase transitoria che avrà inizio l’1 ottobre 2020.

Durante questa fase non saranno rilasciati nuovi PIN agli utenti, salvo quelli richiesti da coloro che non possono avere accesso alle credenziali SPID e per i soli servizi loro dedicati.

A partire dall’1 ottobre 2020 inoltre i PIN già in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria.

In un momento successivo, non ancora definito, l’INPS, di concerto con il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, l’AGID e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, fisserà la data di cessazione definitiva di validità dei PIN rilasciati.