Chi l’ha inventato questo slogan da propaganda d’altri tempi? Questo ci sfugge, ma non possiamo accettare una frase che guarda all’ottimismo sfrenato senza tener conto delle vittime, dei disastri economici presenti e futuri, e uno scenario generale che ci fa rabbrividire. Forse lo potranno dire i superstiti, quelli che non hanno avuto vittime tra parenti, amici e conoscenti. Oppure, lo potrà dire chi non ha perso il lavoro, chi non ha risentito e non risentirà della crisi. Lo dirà quello che è indifferente, l’accidioso pur fortunato, insensibile ai problemi degli altri, o il lobotomizzato. Di certo questo slogan è rassicurante per i bambini, gli unici che hanno diritto a “non rendersi conto” della situazione. Con un po’ di sano cinismo, potremo cambiare questo slogan troppo ingenuo in “speriamo che non vada troppo male”.