È Allarme pulci di mare sui litorali sabbiosi. Diversi bagnanti, dopo aver passato una giornata in spiaggia, tornano a casa con evidenti bolle su tutto il corpo (e in particolare su braccia, schiena e collo).

pulci di mare punture

La pulce di mare (Talitrus saltator) è un piccolo crostaceo che vive nella sabbia e sul bagnasciuga. Di per sé non è pericoloso per l’uomo, anche se la sua puntura può provocare prurito e la comparsa di bolle arrossate.
La presenza e la diffusione di questa specie non dipende dalla pulizia delle spiagge, ma essenzialmente dal periodo dell’anno. Ci sono infatti periodi in cui la riproduzione è particolarmente prolifica, come alla fine di giugno. “Le riproduzioni sono molto veloci e da un giorno all’altro le spiagge possono essere invase” – ha spiegato il biologo Antonio Pizzuti Piccoli a Il Messaggero – “Non sono pericolose ma sono urticanti ed è bene limitare sempre il numero di punture, quindi è essenziale prestare attenzione quando si va in spiaggia e in particolare sul bagnasciuga“.

Oltre a prestare attenzione quando si fa il bagno, è essenziale uscire dall’acqua immediatamente appena si avverte di essere stati punti. Inoltre, considerando che le pulci di mare vivono nella sabbia, per evitare punture è assolutamente raccomandato l’utilizzo di teli da mare prima di stendersi in spiaggia.
Se si notano delle punture, gli esperti consigliano di fare immediatamente una doccia calda e di applicare nelle zone interessate pomate a base di cortisone. Se nei luoghi in cui si viene punti compaiono bolle vistose, è assolutamente necessario evitare l’esposizione al sole, perché questa potrebbe causare la comparsa di macchie.


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