Bitcoin

Esattamente 1 anno fa, il primo di gennaio 2020, molti esperti hanno azzardato delle previsioni sul prezzo del Bitcoin a fine anno. Anticipiamo che nessuno è riuscito a centrare il valore raggiunto, alcuni si sono avvicinati ma non troppo, altri hanno toppato clamorosamente. Leggiamo cosa dicevano solo 12 mesi fa sulla criptovaluta più famosa:

1. Oltre il milione di euro
John McAfee, creatore dell’omonimo software antivirus, ne è così convinto da averlo scritto su Twitter e ribadito in varie interviste: entro la fine del 2020 la quotazione dei bitcoin sarà milionaria, visto che in giro ce ne saranno sempre meno. McAfee afferma che la sua previsione da 1 milione si basa su un personale modello di previsione dei prezzi, che tuttavia, nessuno conosce. Naturalmente, è stata una delle previsioni più bizzarre, e quella più diversa dalla realtà.

2. Bitcoin a 20 mila euro
Questa previsione, decisamente meno sbilanciata di quella di McAfee, era abbastanza diffusa tra gli analisti, comprese alcune firme del giornale Bitcoinist. A portare il bitcoin verso i 20 mila dollari dovrebbe essere soprattutto l’halving, cioè il dimezzamento del numero di bitcoin che si possono estrarre, previsto a maggio del 2020. A dare forza all’ipotesi, c’era il fatto che i precedenti halving, del 2012 e del 2016, hanno generato un aumento del valore dei bitcoin. Questa è la previsione che si è avvicinata di più.

3. Bitcoin a 90 mila euro
Un gigante bancario di Monaco, la Bayerische Landesbank (Bayern Lb) aveva pubblicato un rapporto sulla previsione dei prezzi dei bitcoin per il 2020. Il rapporto, scritto da un analista senior, Manuel Andersch, spiega che il bitcoin ha caratteristiche simili all’oro. E per questo il prezzo nel 2020 può essere previsto in base al modello stock-to-flow. Scrive Andersch: “Se il rapporto stock-flow di Bitcoin del maggio 2020 viene preso in considerazione, emerge un prezzo vertiginoso di circa 90.000 dollari. Ciò implicherebbe che il prossimo effetto di dimezzamento non è stato valutato nel prezzo attuale del bitcoin di circa 8.000 dollari”. Tuttavia, gli autori dello studio precisano che anche i migliori modelli statistici non possono fare reali previsioni. Previsione troppo ottimista quindi, dal momento che il valore raggiunto al 31 dicembre 2020 è di appena un terzo.

4. Bitcoin a 91 mila euro
Tom Lee, responsabile della ricerca di Fundstrat Global Advisors, ritiene che il bitcoin potrebbe salire a 91mila dollari entro marzo 2020. Fundstrat e Lee hanno realizzato un imponente database, con statistiche e grafici su bitcoin che aiutano a visualizzare le tendenze a breve e lungo termine. Includono il costo del mining di bitcoin, le tendenze di trading orarie, giornaliere e mensili e l’analisi tecnica. “Lee – si legge su Forbes – ha anche introdotto il Bitcoin misery index, o Bmi. È un indicatore contrarian, il che significa che più basso è, più positive sono le prospettive per bitcoin di salire di prezzo”. Decisamente troppo ottimista anche lui.

5. Bitcoin a 55 mila euro
Anche PlanB, un profilo molto popolare su Medium, ha effettuato la sua analisi basata sullo stock-to-flow e sull’halving. Ma i risultati sono diversi da quelli finora citati. L’autore, si concentra sull’elemento di scarsità come forza trainante della crescente valutazione di bitcoin e ipotizza che nel 2020 il bitcoin “potrebbe raggiungere quota 55mila euro”. Ottimista quindi, ma non esageratamente, dal momento che in una manciata di mesi il Bitcoin potrebbe davvero raggiungere questo valore.

6. Bitcoin a 4.000 dollari
Se è vero che gli ottimisti sono la maggior parte e dominano il campo delle previsioni, non manca però chi invece pensava che “il 2020 riserverà brutte sorprese ai bitcoiner”. Peter Schiff, commentatore finanziario e stock broker assai noto negli Stati Uniti, anche per il suo impegno politico con i Repubblican, è sempre stato critico verso le criptovalute. Secondo lui entro il 2020, il bitcoin scenderà a 4.000 dollari. A farglielo pensare, il crollo del prezzo del bitcoin da circa 9.700 dollari ad un minimo di 7.990 dollari avvenuto un anno fa. Il valore si è successivamente corretto attorno agli 8.500 dollari. Ma la ripresa non ha convinto Schiff, secondo cui la perdita in poche ore di 1.800 dollari non è casuale, bensì l’inizio di una contrazione molto più profonda. Profondamente errata, invece, è stata la sua previsione, da vero “hater”.