L’S & P 500 ha appena vissuto la sua settimana peggiore degli ultimi 12 anni, poiché gli investitori si sono agitati per l’epidemia globale di coronavirus. La cura migliore potrebbe essere il tempo.

Wall Street ha spesso adottato una semplice strategia nel caso di un tonfo in borsa: “Compra durante il tonfo”. Ma non in questo periodo.

Negli ultimi anni, gli investitori che hanno approfittato della flessione per la possibilità di acquistare azioni a prezzi stracciati hanno approfittato della mossa. I loro acquisti, a loro volta, hanno contribuito a stabilizzare i prezzi, eliminando i crolli prima che si trasformassero in panico.

Ma la scorsa settimana, mentre i casi di coronavirus si manifestavano in tutto il mondo e nuove informazioni continuavano a riversarsi – fotografie di distretti commerciali deserti a Milano , un severo avvertimento di un ufficiale dei Centers for Disease Control and Prevention martedì, notizia che un singolo dipendente di Google venerdì in Svizzera si sono dimostrati positivi per il virus – i grandi investitori di Wall Street hanno perso il coraggio, interpretando il forte calo dei corsi azionari non come un invito a scovare occasioni, ma come un motivo per scaricare più azioni.

“Questa è una delle poche volte nella storia recente in cui li abbiamo visti incontrarsi con la vendita e non con gli acquisti”, ha dichiarato Mike Lewis, responsabile del trading di liquidità azionaria negli Stati Uniti presso Barclays, riferendosi a grandi investitori come hedge fund e fondi pensione che tendono ad impiegare strategie di trading sofisticate.

Il risultato: il peggiore andamento azionistico settimanale dalla crisi finanziaria del 2008.

La prossima settimana sarà un altro test per gli investitori. Wall Street snocciola previsioni e cifre. Gli analisti e gli investitori vengono premiati per la loro capacità di valutare correttamente il rischio, incorporare tali valutazioni in previsioni accurate e quindi effettuare operazioni basate su di esse. Di conseguenza, gli investitori disprezzano l’incertezza, perché rende difficile generare buone ipotesi sul futuro.

E l’incertezza è pervasiva in questo momento. Il coronavirus – altamente contagioso, con nuovi casi che emergono quotidianamente e milioni ancora in fase di blocco nella seconda economia più grande del mondo, la Cina – sta creando esattamente il tipo di imprevedibilità che fa preoccupare gli investitori. C’è poca chiarezza su quanto tempo impiegheranno i governi e i funzionari sanitari a contenere il virus, portando a una cupa prognosi per la crescita economica globale. Le catene di approvvigionamento rimangono profondamente interrotte. La spesa dei consumatori può soffrire se la vita quotidiana viene interrotta dal virus.