Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è stato un poeta, scrittore, traduttore, giornalista e accademico italiano. È stato uno dei principali poeti della letteratura italiana del XX secolo.

Noto per la sua poesia ermetica e lirica. Nato ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, Ungaretti trascorse la sua giovinezza in Egitto, ma si trasferì in Italia per completare gli studi.

Nel 1912 si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università di Pisa, ma i suoi studi furono interrotti dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914. Ungaretti fu chiamato alle armi e combatté come soldato durante la guerra, esperienza che ebbe un profondo impatto sulla sua poesia successiva. Durante il conflitto, scrisse molte poesie che furono pubblicate nel 1916 nella sua prima raccolta, intitolata “Il porto sepolto” (The Buried Port).

Dopo la guerra, Ungaretti si trasferì a Parigi e fece parte della comunità letteraria e artistica di Montparnasse, dove strinse amicizia con importanti figure come Jean Cocteau e Pablo Picasso. Nel 1921 pubblicò la sua seconda raccolta di poesie, “L’allegria” (The Joy), che fu accolta con grande entusiasmo dalla critica e lo rese noto come uno dei principali esponenti del movimento ermetico.

La poesia di Ungaretti si caratterizzava per la sua brevità, l’intensità emotiva e l’uso di immagini evocative. La sua scrittura era spesso oscura e criptica, con un’enfasi sulla ricerca dell’essenza dell’esperienza umana. Durante la sua carriera, Ungaretti pubblicò molte altre raccolte di poesie, tra cui “Sentimento del tempo” (Feeling of Time) nel 1933 e “Il taccuino del vecchio” (The Notebook of the Old Man) nel 1960.

Nel corso della sua vita, Ungaretti insegnò letteratura italiana in diverse università italiane e straniere, tra cui San Paolo in Brasile e la Sorbona a Parigi. Ricevette numerosi riconoscimenti per la sua poesia, tra cui il Premio Nobel per la letteratura nel 1970.

Giuseppe Ungaretti morì il 2 giugno 1970 a Milano, lasciando un’eredità duratura nella letteratura italiana. Le sue opere continuano ad essere studiate e apprezzate per la loro bellezza poetica e la profondità dei loro temi.