Quando si parla di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e del suo giga yacht di 127 metri, attualmente conosciuto come Oceanco Hull Y721, il clamore che crea la notizia è assoluto. La news che in questi giorni ha fatto “il botto”, è quella che il terzo uomo più ricco del pianeta secondo Forbes, farà smontare e rimontare a proprie spese lo storico ponte in ferro Koningshavenburg De Hefdi, un simbolo di Rotterdam, per far arrivare dal cantiere al mare il suo yacht a vela.

Una volta varato, Oceanco Hull Y721 sarà il secondo più grande veliero privato al mondo dopo “A”. Progettato dalla Doelker + Voges, Sailing Yacht A, questo il suo nome completo, è stato disegnato, su un’idea originale di Jacques Garcia, dall’archistar Philippe Stark per Andrey Igorevich Melnichenko. Si tratta di un industriale russo che nella classifica Forbes 2021 è scivolato fuori dalla top 100 nella lista dei più ricchi, con un patrimonio netto stimato di 25,4 miliardi. Realizzata presso i cantieri Nobiskrug, in Germania, varata nel 2015, Sailing Yacht A è stata dotata di un rig modernissimo, progettato da Dykstra Naval Architects: è dotato di 3 enormi alberi, tra cui il maestro che raggiunge un’altezza di ben 91 metri, in grado di spiegare una superficie velica che supera quella di un campo di calcio. Pare sia costata 425 milioni di euro. Ora si trova a Trieste per un intervento di manutenzione.

Così le prime immagini del nuovo Oceanco Hull Y721, sono tornate in questi giorni fra i trend e topic del web. Si tratta, d’altronde, di una delle poche cose da scrivere riguardo questo binomio dei record stimati, poiché nessuno sa con esattezza, al milione di dollari, a quanto ammonti il patrimonio del magnate americano né quanto gli costerà la sua barca, attorno alla quale è stato teso un cordone di riservatezza al momento impenetrabile. Alcuni ipotizzano attorno ai 250 milioni di euro ma non conoscendo l’allestimento è impossibile arrivare a una stima più certa.

Oceanco Hull Y721, da quanto si vede dalle foto, è uno schooner a tre alberi, probabilmente con scafo in acciaio e sovrastrutture in alluminio, una goletta di cui, appunto, si conosce nulla o quasi, nemmeno il rig, ovvero quale configurazione avrà il piano velico. Qualcuno ipotizza sarà modernissimo, lo stesso dell’attuale secondo più grande yacht a vela mai costruito, Oceanco Hull Y712 – è stato varato nel 2016 per Oleg Burlakov, imprenditore russo attivo nel settore bancario, del cemento e del gas naturale, recentemente scomparso per Covid-19 – che ha poi preso il nome di Black Pearl. Oceanco Hull Y721 le toglierà lo scettro di più grande nave da diporto spinta da vele quadre, nonché quello di ammiraglia del cantiere Oceanco e di yacht più grande mai realizzato nei Paesi Bassi. Black Pearl, lunga 106,7 metri, è stata progettata da Ken Freivokh Design, mentre il design degli esterni è stato curato dallo studio veneziano Nuvolari & Lenard.

Progettato sempre da Dykstra Naval Architects, il rig di Black Pearl ha tre alberi in carbonio DynaRig da 70 metri (230 piedi), rotanti per favorire l’utilizzo dei suoi 2.900 mq di vele con ogni andatura. Questo piano velico è conosciuto anche come Falcon Rig perché portato al debutto nel 2006 da una delle barche più iconiche della storia, il Maltese Falcon di Perini Navi, sesto nella classifica dei top sailing yacht. Il sistema di gestione di vele e alberi presente su Black Pearl, totalmente servoassistito e automatizzato, è in grado di spiegare tutti i 2.900 metri quadrati di vele in soli 7 minuti. Se Oceanco Hull Y721 dovesse utilizzare lo stesso tipo di rig, crescendo dimensioni e stazza, stimata attorno a 3.500-4.000 GT, tutto sarebbe destinato a crescere.

Altri, invece, immaginano che il rig di Oceanco Hull Y721 sarà classico, con tanto di bompresso, come quello di EOS, il Lurssen di 93 metri, quarto al mondo per lunghezza, che appartiene a Barry Diller, tycoon proprietario di Fox Broadcasting Company e amministratore delegato della IAC/InterActiveCorp, un complesso mediatico che detiene, fra l’altro, colossi del web legati ai viaggi e al tempo libero, come Expedia e TripAdvisor. Progettato da Bill Langan, mentre François Catroux firma i suoi interni, EOS è stato varato sempre nel 2006, divenendo stabilmente la family boat del magnate americano, finora mai data a noleggio. Una prassi, quella del chartering, invece spesso utilizzata dagli armatori di navi da diporto, per compensare i costi di gestione annuale che per yacht come EOS, sono faraonici, si stima attorno ai 15 milioni l’anno.

Altro mega yacht che potrebbe aver ispirato Bezos nella scelta del proprio ideale di barca è Athena, varata nel 2004, costruita dagli olandesi di Royal Huisman, al quinto posto fra i velieri più grandi. Anche questo progetto è una rivisitazione, a firma di Pieter Beeldsnijder Design e Dykstra Naval Architects, della classica goletta. È lunga 90 metri, ha tre alberi alti come palazzi di 20 piani e 2.500 mq complessivi di vele dalla gestione servoassistita e automatizzata. Il classic style degli esterni resta fedelissimo anche dentro la barca: un trionfo di legno massello, un’ode alla boiserie e al mobilio in mogano, che lascia davvero il profumo della barca d’antan in ciascuna delle sei cabine di cui dispone, tutte con bagni en-suite.

Altre informazioni stimate per Oceanco Hull Y721, lo yacht di Bezos, riguardano l’equipaggio, che dovrebbe aggirarsi sulle 40 unità, e gli ospiti: per la notte potrebbero esserne accolti fino a 18, suite armatoriale compresa.

Media internazionali hanno anche riportato che, oltre a Oceanco Hull Y721, il proprietario di Amazon abbia contemporaneamente ordinato, sempre in Olanda, presso Damen, quella che tecnicamente viene definita una shadow boat ovvero una nave ombra costruita su misura per contenere tutti i toys e i tender dello yacht principale, compreso un grande elicottero. La nave dovrebbe poter ospitare un totale di 45 persone tra personale, equipaggio e ospiti, ed è destinata a supportare la mother ship Oceanco Hull Y721 durante le lunghe crociere lontane dai porti. Si tratterebbe del progetto Hull 7512, attualmente in costruzione, che con i suoi 75 metri di lunghezza e 1.900 GT di stazza diverrà la più grande nave della gamma Damen Yacht Support.

Oceanco

Si ringrazia Superyacht Times per l’immagine