Un film che è un capolavoro, un documento storico importante, risultato dei racconti che sono tramandati di generazione in generazione. È la storia delle minoranze greche e curde in Turchia alla fine del diciannovesimo secolo, e la violenta repressione che subirono per mano delle guardie del sultano. Genti desiderose di ricominciare la vita da un’altra parte del mondo, con il miraggio della lontana e opulenta America. Tutto questo si riassume nelle gesta di un ragazzo greco coraggioso e sognatore, disposto a tutto pur di riuscire nell’impresa di attraversare l’Oceano. Molte saranno le insidie che incontrerà durante il cammino, che diventerà man mano sempre più doloroso.
Elia Kazan, il regista americano discendente di un emigrante greco fuggito dalla Turchia, compie bene il suo compito di narrare la storia di quelle genti, in un film uscito nel 1963, molto coinvolgente, picaresco, brutale. Gli attori sono per la maggior parte non professionisti, reclutati tra la povera gente per ottenere un effetto reale anche nella sofferenza disegnata sui volti.
Questo titolo però, non esce mai nelle sale cinematografiche e non è reperibile in commercio. Esiste una copia in pellicola di proprietà di un cineamatore e poi il vuoto. La RAI lo trasmesse in un unico passaggio nel 1980. Mediaset Premium lo mise in onda un paio di volte. Questo ostracismo per un’opera di così alto valore è inspiegabile, ed è per questo che un team di appassionati è riuscito a recuperare una vecchissima registrazione su nastro, restaurarla (per quanto possibile).
Una demo è fruibile qui sotto, e una versione in lingua originale con sottotitoli in italiano si trova su YouTube