La BCE raccomanda di tenere circa 70 euro in contanti in casa per garantire una certa autonomia e sicurezza in caso di emergenze, come blackout o problemi con i pagamenti elettronici. Questo importo è considerato sufficiente per le spese di prima necessità e per affrontare eventuali imprevisti senza dover ricorrere immediatamente ai sistemi digitali.

In realtà, la cifra è completamente sottostimata, per non dire ridicola. Per quanto tempo riusciremmo a sopravvivere con 70 euro?

I tempi che stiamo vivendo sono complicati e pericolosi, e a detta degli storici più eminenti, ci troviamo in una situazione molto simile al periodo antecedente la Prima Guerra Mondiale. Stati europei in crisi, guerre, USA che applicano dazi esagerati, la Cina che sta sovrastando le economie mondiali: questo cocktail non promette nulla di buono nei mesi a seguire. Se la BCE, da sempre contraria all’uso dei contanti, si esprime improvvisamente in modo contrario c’è davvero da preoccuparsi. Lo scenario previsto potrebbe essere peggiore di quello che possiamo immaginare, e l’unica salvezza per le famiglie sarà di detenere contante o – meglio – beni di facile scambio considerati riserva di valore come l’oro e l’argento. I titoli probabilmente, diventeranno carta straccia, e i crediti diventeranno inesigibili, in uno scenario di guerra così come vuole la UE. In realtà, è la Germania che soffia sul fuoco, desiderando convertire la produzione delle aziende fallimentari in armamenti. La superproduzione di questi ultimi è giustificata solo da un pericolo grave o di una minaccia concreta, altrimenti ci si può attendere un effetto boomerang. Onde scongiurare questa eventualità, alcuni stati europei e pure Bruxelles stessa, devono tenere alta la pressione, alimentando la fobia che alla fine dovrà per forza sortire l’effetto desiderato: una guerra in Europa. Altro che 70 euro per le emergenze…

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