Campiglia Marittima (Livorno), 30 giugno 2020, orrore di prima mattina. I cittadini chiamano le forze dell’ordine

Le sette del mattino di fronte alla stazione di Campiglia Marittima. Alcune persone stanno andando a lavoro e vedono un uomo cuocere qualcosa su un barbecue improvvisato con quattro tavole.

Comincia così la scena choc a cui in diversi hanno assistito: un uomo, un immigrato, che dopo aver ucciso un gatto lo cucina per mangiarlo. Una donna si avvicina e chiede cosa l’uomo stia facendo. Si scaglia contro di lui, pronuncia parole di fuoco: “Ti faccio arrestare, da noi i gatti non si cucinano”. “Non ho soldi”, avrebbe risposto l’uomo. “I soldi ce li hai, vedo che hai le sigarette, i soldi per quelli ce li hai”.

L’immigrato non si cura di lei ma continua a cucinare la carcassa del gatto. Ormai carbonizzato. Un’altra persona intanto riprende con il telefonino tutta la scena. Negli occhi l’orrore. Ce n’è abbastanza per chiamare immediatamente i carabinieri, che arrivano e verificano quanto sta accadendo.

L’uomo viene portato in caserma. Si verifica la regolarità della sua permanenza sul suolo italiano, mentre scatta per lui la denuncia secondo l’articolo 544 bis del codice penale, applicato verso chi uccide animali “per crudeltà o senza necessità”.

AGGIORNAMENTO

In caserma ha continuato a ripetere ai carabinieri “Ho fame”. E’ un ragazzo di 23 anni colui che ha cucinato un gatto per strada di fronte alla stazione di Campiglia Marittima all’alba di martedì 30 giugno. E’ originario della Costa D’Avorio ed è arrivato in Italia nel 2018.

E’ stato sistemato per un periodo al centro per immigrati “Le Caravelle” della vicina Riotorto. Ha poi chiesto la protezione internazionale ma gli è stata rifiutata. Il giovane ha fatto opposizione e adesso è in attesa che il procedimento al tribunale di Firenze faccia il suo corso. E’ tecnicamente senza fissa dimora ma non clandestino.

Non ha precedenti penali. Nella prima mattina sono state decine le telefonate arrivate ai carabinieri dei cittadini allarmati. I militari sono intervenuti subito trovandosi davanti la scena che vediamo anche nel video che sta facendo il giro del web.

L’uomo è stato colto in flagranza di reato (544 bis del codice penale, uccisione di animali senza necessità e con crudeltà) ed è stato accompagnato in caserma. Ha continuato a ripetere “Ho fame, l’ho fatto per fame, non so cosa mangiare”. L’articolo 544 bis non prevede l’arresto. L’uomo è stato denunciato. Il 23enne è rimasto in caserma per l’interrogatorio fino a metà mattina e poi è stato rilasciato.