La decisione al termine di un colloquio telefonico tra il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, e il numero uno del Comitato internazionale olimpico Richard Bach. E’ stato il Cio a confermare il rinvio, con una nota che spiega: “Giochi nel 2021, non oltre l’estate”.

Alla fine ha prevalso il buon senso. Alla fine evidetemente hanno prevalso le pressioni provenienti. Le Olimpiadi di Tokyo previste per il prossimo luglio non si terrarnno quest’anno. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha discusso in un colloquio telefonico col il numero uno del Comitato internazionale olimpicoThomas Bach la possibilità di rimandare di un anno i Giochi olimpici e paraolimpici a causa della pandemia COVID-19. I due hanno concordato sull’ipotesi che si tengano al massimo entro l’estate del 2021. “Abbiamo concordato che le Olimpiadi e le paralimpiadi di Tokyo si terranno entro l’estate del 2021”, ha dichiarato Abe a Tokyo, ma non ha fornito una data precisa per l’inizio dei Giochi nel 2021. I Giochi di Tokyo, da programma, avrebbero dovuto aprirsi il 24 luglio 2020. Ma già da giorni appariva evidente che l’orientamento è quello di spostarli. Così, dopo gli europei di calcio, anche i Giochi Olimpici di Tokyo sono rinviati a data da destinarsi. Numerosi i paesi che hanno esercitato forti pressioni per ottenere un rinvio, avanzando persino l’ipotesi di boicottagi forzati. E’ stato poi il Cio, Comitato internazionale olimpico, ad annunciare ufficialmente la decisione di fare slittare di un anno preciso l’evento: “I Giochi sono rinviati al 2021, non oltre l’estate, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti i partecipanti. Manterranno il nome di Giochi olimpici e paralimpici Tokyo 2020”. La fiamma olimpica rimarrà in Giappone.