Ora la parola passa agli economisti, quelli che stanno vedendo con lucidità il panorama desolante che si sta prospettando. “Questa crisi non è normale. Non si tratta di un semplice crollo delle borse, ma rappresenta lo specchio del momento tragico che stiamo vivendo. Le attività commerciali sono ferme. L’economia è ferma, non gira. I governi stanziano fondi quasi illimitati per contenere il problema, negli Usa adotteranno la “pioggia di denaro” sulla gente, in modo da fronteggiare l’emergenza. L’Italia, invece, abbarbicata su teorie feudali/medievali, sfodera tutto l’apparato burocratico per evitare di spendere del denaro. Il virus ucciderà migliaia di persone, ma milioni saranno quelli tra i sopravvissuti che non avranno nemmeno un pezzo di pane. Le manovre emergenziali, le agevolazioni e i vari decreti che si susseguono, infondono più senso di ingiustizia che di sicurezza. Le imposte, i gabelli, le tasse e i crediti dovrebbero semplicemente sparire, in questo momento. “Azzerare tutto per ripartire”, questo è l’unico motto che potrà veramente salvarci”