Famiglia: Miriofillacee. È una pianta perenne, sommersa, provvista di un lungo rizoma che sostiene fusti fragili, poco ramificati e capaci di giungere fino a 3 m di lunghezza, ricoperti da foglie dense, filiformi, con ramificazione pennata, disposte in verticilli regolari. Le foglie, che possono essere lunghe 5 cm, si aprono nell’acqua in mazzi decorativi. D’estate, all’apice dei fusti, compaiono spighe erette emergenti dall’acqua, composte di piccoli fiori rossastri di 0,2 cm di diametro. Questi fiori sono disposti all’ascella di brattee pennate di maggiori dimensioni. La parte inferiore della spiga ha fiori ermafroditi o fiori femminili, la parte superiore solo fiori maschili. Il frutto si divide in quattro parti, ma la pianta si riproduce soprattutto per moltiplicazione vegetativa del rizoma e di frammenti di fusto. In autunno, dall’estremità dei fusti secondari si originano delle gemme d’inverno a forma di mazza. Se il livello dell’acqua si abbassa bruscamente, si possono veder comparire anche forme terrestri. Il millefoglio verticillato è una pianta comune nelle acque stagnanti o tranquille e sprovviste di calcare. È frequente in tutta l’Europa, in Asia e nell’America settentrionale. Il millefoglio d’acqua ( Myriophyllum spicatum) è una specie simile che possiede corti fusti rossicci e foglie assai più piccole. Anche l’infiorescenza è meno grande e le brattee hanno la stessa lunghezza dei fiori. A differenza della precedente, questa specie si trova soprattutto nelle acque calcaree, dove steli e foglie. sono ricoperti da un deposito bianco formato dal carbonato acido di calcio secreto durante l’assimilazione. Quest’ultima specie è diffusa in tutta Europa, in Asia, in India, in Cina, in Giappone, in America e nell’Africa settentrionale. Si trova anche in Groenlandia.